Vicino a Te

I prossimi due mesi saranno per me molto impegnativi e carichi di emozioni, perché sarò candidato come frontman di Azione per governare Regione Lombardia. Sono felice, determinato e grato che Azione, Italia Viva e le realtà civiche del nostro progetto abbiano riconosciuto il lavoro che abbiamo fatto in questi anni e che abbiano condiviso le battaglie portate avanti durante la legislatura che sta per chiudersi, perché questa mia candidatura ha l’ambizione di essere il certificato di garanzia sul nostro modo di vedere la Lombardia. Sui temi che tutti conoscete, sui metodi che avete avuto modo di osservare e sugli strumenti che intendiamo utilizzare per ridare slancio ad una Regione che sembra averlo perso. Voglio iniziare ringraziando i tanti elettori e militanti che hanno speso, per me, una buona parola e un deciso sostegno in quello che oggi diventa un progetto di serio e concreto rinnovamento della politica regionale. Nella scelta di indicare la mia persona come frontman di Azione c’è condivisione del lavoro fatto, c’è fiducia nella politica che porto avanti e c’è un messaggio, non scontato e banale, per i giovani e per tanti elettori “riformisti” che non si riconoscono certo nell’abbraccio mortale tra PD e 5Stelle.Per i progetti costruiti dal basso con le associazioni, con il terzo settore e con i comitati che ho incontrato nella mia breve, ma intensa attività politica. Per l’azione di rappresentanza dei meno rappresentati nelle case Aler o dei lavoratori e studenti pendolari. Per il vincolo generazionale e ambientale che ho imposto in ogni mia iniziativa politica. Per le battaglie emergenziali in favore delle famiglie inascoltate durante il periodo del Covid, soprattutto in Val Seriana. Per tutti coloro che si sono sentiti rappresentati durante questi 5 anni di alti e bassi. Anni difficili, importanti, formativi. Anni di grande frustrazione, di paura, di angoscia credo un po’ per tutti. Sento ancora nello stomaco la tensione di quel dannato 2020. Di quei mesi passati in casa, davanti al pc col telefono in mano, per provare a rispondere a chi – qualcuno sicuramente starà leggendo ora – chiedeva risposte, ossigeno, mascherine, assistenza, cure e ascolto. Vedo ancora il soffitto nero delle notti insonni legate alla preoccupazione di accendere il telefono il giorno dopo e non arrivare in tempo, alla paura di non sapere dare risposte, al timore di non essere in grado. Emozioni potenti, che ho trasformato – con l’aiuto di tanti giovani e tanti professionisti – in un Progetto di Legge sullo Psicologo di Base che la maggioranza vuole bloccare, ma che difenderò con le unghie e con i denti. Un servizio per tutti, per rispondere e combattere il buio di quei mesi, che resteranno impressi per sempre nella storia della nostra città, provincia e regione. Ho aderito ad Azione per dare un calcio alla politica qualunquista, populista e sovranista, che indebolisce il nostro Paese e la nostra Regione e sono ancora convintamente qui perché – nel bene e nel male – da oggi inizia il percorso di riscatto con l’unica area politica che ha avuto il coraggio di fidarsi di un giovane trentenne che prova – con tutti i suoi limiti – a essere garante dei temi e delle battaglie che ci legano e che da più di 5 anni lavora pancia a terra sul territorio, non solo quando c’è la campagna elettorale. Ho fatto opposizione nella maniera che tutti/e avete imparato a conoscere: con proposte di buon senso e raccolte dal territorio, con lavoro trasversale per raggiungere i risultati e non solo per sventolare la mia bandierina. Ho votato NO alle tante scelte fatte dalla Regione, ho votato convintamente la sfiducia a Fontana e ho contestato – forse come nessun altro collega – la gestione del Covid e delle vaccinazioni nella prima campagna. Ho proposto dal primo giorno di fare come nei Paesi normali: una gara per l’affidamento del servizio ferroviario che oggettivamente non funziona. Ho provato a rappresentare Bergamo, i suoi mondi eterogenei, dalle associazioni di volontariato agli inquilini abbandonati delle case Aler, dagli amministratori locali agli imprenditori. Ho visto con i miei occhi la volontà di non cambiare niente. Ho lavorato 5 anni per indebolire la Destra, per sbugiardarla davanti ai cittadini, per dimostrare di saper portare a casa qualche risultato (perché è quello che gli elettori si aspettano dalla politica). Una fatica immensa, una frustrazione unica vedere tante volte pochi compagni di viaggio davvero convinti alle mie spalle. Per questo oggi posso rivendicare con orgoglio senza la scusa della tattica, il mio lavoro di Consigliere Regionale. Perché sono consapevole di avere alle mie spalle un partito e un grande gruppo di dirigenti e militanti pronto a sostenermi per rilanciare ancor più in alto l’idea che abbiamo di Regione Lombardia. Per dire con fierezza: non con Fontana, non con i 5 Stelle, ma PER la Lombardia. Con i nostri temi, con la nostra stessa voglia di cambiare la politica italiana partendo da qui. Partendo da NOI. E se anche aveste qualche dubbio, ma vi fidate di me vi chiedo di usare questi giorni per riflettere, per leggere le nostre proposte e per ogni dubbio sapete dove trovarmi, vicino a voi, sempre con lo zaino in spalla.

Ps. Sarò candidato come Consigliere regionale sicuramente anche sul mio collegio di Bergamo (per cui servirà scrivere il mio nome ?)