Una Nuova Risposta

Carlo Calenda e la Segreteria Nazionale di Azione mi hanno chiesto la disponibilità a rappresentare la Lista del Terzo Polo nel collegio Uninominale e come capolista nel collegio plurinominale. Entrambe candidature per la Camera dei Deputati e sul territorio di Bergamo. Ho accettato con grande entusiasmo, senso di responsabilità e con il doveroso dubbio di esserne all’altezza. La pessima pagina politica che ha portato alla chiusura del Governo Draghi ha segnato, in me, la grande consapevolezza che qualcosa, nel Paese, fosse cambiato. Una sorta di spartiacque che non si vedeva da anni nella politica italiana. Un nuovo capitolo che non per forza sarà migliore, ma che è ancora tutto da scrivere e che dipenderà da noi, da tutti noi. Da qui la scelta di mettersi in gioco, in una partita che durerà due tempi con le regionali dell’anno prossimo che non possono essere relegate ad elezioni di Serie B. Abbiamo il trasporto ferroviario allo sbando da anni, la sanità di territorio che non esiste più, la produttività che sta subendo un durissimo rallentamento e tutti gli altri problemi di cui vi parlo da tempo – quasi quotidianamente. Mettersi in gioco, in un territorio come quello di casa è ancor più stimolante e bello; farlo nonostante si tratti di una sfida terribilmente difficile, renderà questa esperienza, per me e per chi vorrà esserci, davvero unica. Un percorso che sarebbe monco senza il supporto dei tanti e tante militanti di Azione. Sono felice, inoltre, che la mia candidatura si collochi all’interno di un progetto nuovo come quello del Terzo Polo, che intende abbracciare il mondo civico rappresentato dalla Lista Civica Nazionale e che si pone un orizzonte capace di andare oltre al 25 settembre insieme a Italia Viva; un percorso coraggioso e libero dagli schemi della vecchia politica che, ripeto, per me non esistono più dopo le vicende che hanno portato alla caduta del Governo Draghi. Non ho dubbi. Gli avversari politici sono proprio quei partiti e quei politici che hanno voltato le spalle agli italiani nel momento peggiore possibile: nel mezzo di una pandemia, con una guerra alle porte dell’Europa e con un’instabilità economica che non si vedeva da decenni. Gli avversari sono, da sempre e per forza, il sovranismo e il populismo – politiche lontane dagli interessi degli italiani e dell’Europa. Ma gli avversari sono anche e soprattutto quei partiti che fingendosi governisti, istituzionali e moderati guadagnano potere sotto l’ombrello del politico che va più di moda. Ieri Salvini, oggi Meloni. Bergamo, la città e la provincia, gli imprenditori e le imprenditrici, i lavoratori e le lavoratrici, i giovani e le giovani, i più fragili e le più fragili potranno trovare in me un alleato trasparente, appassionato e concreto, che con tutti i suoi limiti, studia e ascolta. Che propone e, quando serve, alza la voce. Eccomi qui, dunque. A disposizione del mio Paese, della mia città, del mio territorio e del mio partito per una sfida difficilissima, ma certamente non priva di carica emotiva. Bergamo ha bisogno di essere rappresentata da un bergamasco, che deve essere legittimato dal proprio territorio. Se i bergamaschi lo vorranno, per me sarà un onore. Non ho altro da offrire se non tutto me stesso. In questo breve, ma intenso viaggio sono onorato e orgoglioso di avere con noi Andrea Moltrasio, una persona splendida, di una intelligenza sopraffina e profondo conoscitore del mondo delle aziende e non solo, ma anche di avere al mio fianco Enrico Zucchi, Segretario Provinciale di Bergamo in Azione e membro della segreteria regionale con tutta la squadra bergamasca, fatta di passione e competenze che sono sicuro crescerà sempre più nei prossimi appuntamenti, che ringrazio di vero cuore.

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