In Lombardia arriva lo Psicologo di Base

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Il 18 gennaio è stato un giorno speciale.

Con l'approvazione all'unanimità della mozione che ho presentato per l'introduzione della figura dello Psicologo di Base , Regione Lombardia ha espresso una volontà politica molto forte e fondamentale per affrontare il periodo del post-pandemia, con gli strumenti adeguati.

Psicologo di Base vuol dire avere una figura di riferimento, un servizio vicino, gratuito e accessibile attraverso il quale iniziare un percorso di presa in carico. La proposta ipotizza questi professionisti all'interno delle nuove Case della Comunità, strutture poliambulatoriali distribuite sul territorio (ogni 50.000 abitanti) volute dal Governo attraverso il PNRR e introdotte da Regione Lombardia nella Riforma sanitaria votata a dicembre 2021.

Secondo i risultati di uno studio realizzato dal Dipartimento di Scienze Biomediche di Humanitas University, la pandemia da COVID-19 ha impattato in maniera significativa sulla sfera psicologica ed emozionale degli individui: lo studio, condotto su un campione di 2.400 persone, ha rilevato (oltre a un peggioramento nei rapporti con il partner e con i propri figli, un incremento della fatica percepita durante lo svolgimento di attività lavorative e un sensibile calo della concentrazione nello studio) come nel corso dei mesi di emergenza sanitaria, il 14% degli intervistati abbia iniziato ad assumere ansiolitici o sonniferi e il 10% ha fatto ricorso ad antidepressivi, mentre chi invece già faceva uso di questi farmaci prima della pandemia ha dovuto ricorrere a un incremento di dosaggio (19%). Inoltre, "il 21% ha riportato sintomi ansiosi clinicamente significativi e interferenti sulle proprie attività quotidiane, mentre il 10% ha avuto almeno un attacco di panico nel mese precedente la compilazione, senza mai averlo avuto prima nella vita. Il 20% ha riportato sintomi clinicamente significativi di disturbo post-traumatico da stress (PTSD) in relazione a esperienze legate alla pandemia, mentre il 28% ha lamentato sintomi ossessivo-compulsivi disturbanti e interferenti con il proprio funzionamento quotidiano".

L’organizzazione internazionale Save the Children ha recentemente promosso una consultazione che ha coinvolto oltre 1.000 docenti, in maggioranza della scuola primaria e secondaria di primo grado: la metà degli insegnanti interpellati ha rilevato nella classe una generale perdita degli apprendimenti (55,3%), 1 su 4 ha notato l’emersione di disturbi psicologici in almeno un caso tra i suoi studenti, e 1 su 5 constata un forte impatto della povertà su famiglie e bambini che frequentano la scuola, mentre sono 70 i docenti (il 6,5 per cento di quelli consultati) che segnalano nella propria scuola almeno un caso di abbandono scolastico.

Già dalla fine del 2020, secondo il responsabile di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma i tentativi di suicidio e autolesionismo erano aumentati del 30% rispetto alla situazione pre-pandemica: "dal mese di ottobre (2020) ad oggi, quindi con l’inizio della seconda ondata, abbiamo notato un notevole rialzo degli accessi al pronto soccorso con disturbo psichiatrico, nel 90 per cento sono giovani tra i 12 e i 18 anni che hanno cercato di togliersi la vita. Se nel 2019 gli accessi al pronto soccorso erano stati 274, nel 2020 abbiamo superato quota 300. Mai come in questi mesi, da novembre a oggi, abbiamo avuto il reparto occupato al 100 per cento dei posti disponibili, mentre negli altri anni, di media, eravamo al 70%. Ho avuto per settimane tutti i posti letto occupati da tentativi di suicidio e non mi era mai successo. Al pronto soccorso si registra un ricovero al giorno per ‘attività autolesionistiche"; le ospedalizzazioni per tentativi o idee di suicidio sono aumentate dal 17%di gennaio 2020 al 45% del totale di gennaio 2021 e sono esplosi, inoltre, i disturbi del comportamento alimentare (solo per l’anoressia si è registrato un incremento del 28% di richieste di aiuto);

Questi dati segnalano un incremento di casi di disagio psicologico, soprattutto nei più giovani, che non può essere sottovalutato. Per questo motivo sono al lavoro per mettere a terra un progetto concreto che possa introdurre nel sistema sanitario un supporto psicologico strutturale per tutti i cittadini lombardi.